Novità da ogni angolo del mondo al 3° MiWY

Aperte le iscrizioni per partecipare al 3° MiWorld Young Film Festival - Cinema & Interculture for Schools dal 2 al 9 maggio 2022

Si terrà dal 2 al 9 maggio il 3° MiWorld Young Film Festival – MiWY, in versione ibrida, in sala a Milano e online, ancora una volta nell’ambito del 31° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina.

8 giorni, 12 film, 4 lungometraggi da Africa, Asia e America Latina e 8 cortometraggi africani da vedere in sala o online, il MiWorld Young Film Festival sarà anche quest’anno l’occasione per il settore scuola e i giovani spettatori di conoscere cinematografie inedite e confrontarsi con registi dai tre continenti in un’ottica di dialogo interculturale.

Le iscrizioni sono ancora aperte: la partecipazione alle proiezioni e agli incontri è a pagamento con prenotazione obbligatoria.

Per informazioni contattare Manuela Pursumal scrivendo a coescuola@coeweb.org. 

Un festival per studenti e docenti

Il MiWY è un vero e proprio percorso di Educazione alla Cittadinanza Globale, da inserire nel piano didattico di Educazione Civica: un festival che è anche uno spazio scenico in cui insegnanti e studenti giocano un ruolo attivo e da protagonisti.

Una proposta per studenti, dai 10 ai 18 anni delle scuole secondarie di primo e secondo grado per scoprire, conoscere, approfondire le culture di Africa, Asia e America Latina attraverso il cinema, e per docenti interessati a indagare l’utilizzo del mezzo cinematografico e degli audiovisivi nella didattica. 

Un festival per le nuove generazioni, il primo e unico, rivolto interamente alle scuole e dedicato alla conoscenza delle cinematografie e delle culture dei tre continenti e all’educazione interculturale organizzato da Associazione COE realizzato in partnership con Fondazione ISMU e Scuola Mohole ed è gemellato con Castellinaria – Festival del Cinema giovane di Bellinzona. 

L’ingresso è a pagamento.  


Neighbours di Mano Khalil

Il programma dei film in concorso

I lungometraggi selezionati
  • Dalla Siria il delicato e attualissimo Neighbours di Mano Khalil, regista curdo-svizzero che racconta con semplicità, attraverso lo sguardo curioso e ingenuo del piccolo protagonista, la fragile vita alla frontiera turco-siriana dei primi anni ‘80.
  • Dallo Sri Lanka il film storico Children of the Sun di Prasanna Vithanage, regista iconico tra i più famosi a livello nazionale e internazionale e membro della Giuria Ufficiale del FESCAAAL 2022, un racconto in costume, avvincente e romantico, che mostra il coraggio della giovane Tikiri che, spogliata della sua nobiltà, troverà la forza per resistere e sopravvivere ad un mondo che sta cambiando.
  • Dal Vietnam il toccante e a tratti ironico Children of the Mist di Diem Ha Le, una storia di incontro-scontro tra antiche usanze e moderni valori della società Hmong in cui la tradizione si contrappone all’educazione e al cambiamento.
  • Dalla Colombia il road movie The Red Tree di Joan Gómez Endara, un viaggio alla scoperta delle proprie radici percorrendo un paese attraversato da conflitti interni e violenza in cui però ancora tenacemente resistono la solidarietà e la condivisione. 

I cortometraggi selezionati
  • Due titoli dal Marocco, Le départ di Saïd Hamich, una storia che delinea con efficacia e semplicità i contorni familiari della migrazione e Qu’importe si les bêtes meurent di Sofia Alaoui un sorprendente film di fantascienza che parla del concetto di fede nel suo significato più ampio e simbolico.
  • Due opere dalla Tunisia, il film Chitana di Amel Guellaty, una fiaba moderna con tutti i crismi: due coraggiose piccole protagoniste, un bosco e degli animali guida, un’avventura che lascerà col fiato sospeso e poi Angle Mort di Lotfi Achour, il crudo e drammatico racconto in prima persona di una vittima della violenza di Stato sotto il regime di Ben Ali.
  • Dal Mali, il film d’animazione On the surface di Fan Sissoko, una lettera toccante, sincera e autobiografica della regista alla sua bambina sulle tematiche dell’appartenenza e dell’accettazione.
  • Dall’Egitto arriva CAI-BER di Ahmed Abdelsalam, la notte prima di partire per la Germania la giovane Nour perde il suo passaporto e nel ricercarlo dovrà fare i conti con ciò che sta per lasciare.
  • Dal Senegal, Astel di Ramata-Toulaye Sy, racconto di formazione che si ispira al cinema africano più classico in cui la piccola protagonista dovrà accettare che nel suo passaggio all’età adulta non tutto sarà più come prima.
  • Dal Kenya l’intimista Jua Kali di Joash Omondi, seguiamo la giornata faticosa e logorante di una donna delle pulizie che in punta di piedi entra nella vita e nelle case degli altri, il corto è caratterizzato da pochissimi dialoghi ma del resto a farne da padroni vi sono la musica, la luce e il montaggio che concertano un film elegante e accattivante. 

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