Memorie di un nuovo festival

Com’è andata l’ultima edizione del FESCAAAL: i dati, gli eventi e cosa ci rimane di un modo nuovo di fare festival post pandemia

Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina come sapete ha compiuto 30 anni. Un traguardo da celebrare che però è coinciso con un periodo molto complicato. La pandemia da Covid-19 ci ha costretto dapprima a posticipare e poi ad annullare l’edizione del 2020 per riproporla nel 2021 in una modalità interamente online dal 20 al 28 marzo 2021. 

Non più viaggi in aeroporto a recuperare registi da tutto il mondo, code fuori dai cinema e luci che si spengono in sala prima delle proiezioni bensì dirette Facebook, dibattiti su Zoom e visioni in streaming private nell’intimità della propria casa da condividere, ma a distanza. Una vera e propria rivoluzione per noi che facciamo il Festival da 30 anni. 

Tuttavia, questo ci ha permesso di esplorare nuove tendenze e uscire dalla nostra zona di comfort, abbattendo limiti fisici e geografici, annullando le distanze per arrivare in tutta Italia e, se non siamo riusciti a portare il mondo a Milano, abbiamo però provato a raggiungerlo in un click.  

Il programma non ha subito variazioni, siamo riusciti a riproporre tutte le iniziative che caratterizzano il nostro FESCAAAL: le proiezioni, i dibattiti con i registi dopo la visione del film; le Ore del Tè, le occasioni speciali di conoscenza e confronto con gli artisti selezionati; gli eventi speciali come la tradizionale tavola rotonda Africa Talks, che approfondisce gli aspetti più innovativi del continente africano e l’incontro sul cinema al femminile contemporaneo collegato alla sezione tematica di questa edizione.  

Un successo per cui ringraziare 

È stato un grande successo, dimostrato dalla sorprendente risposta del pubblico: più di 8.000 persone hanno seguito il Festival per un totale di 17.465 visualizzazioni di film. Molto seguiti e partecipati sono stati anche gli appuntamenti collaterali e gli incontri con i registi su Zoom dove l’atmosfera, nonostante l’intermediazione dello schermo, è riuscita ad essere molto intima come se fossimo in sala, grazie anche alla disponibilità dei registi che sono intervenuti. Abbiamo registrato un boom sui social network, che si sono rivelati degli spazi privilegiati per informare, incuriosire, intrattenere e interagire con vecchi e nuovi pubblici. Abbiamo sentito tutto l’affetto di chi ci segue da sempre ma anche di chi ci ha appena scoperto. 

Una bella sorpresa è stata anche il 2° MiWorld Young Film Festival – MiWY, il giovane festival creato dal COE, occasione unica in Italia di cinema e intercultura per le scuole che si è svolto in concomitanza con il FESCAAAL, nella stessa modalità online di didattica a distanza. 3000 studenti, 144 classi e 200 docenti hanno partecipato al MiWY dal 15 al 28 marzo, intraprendendo un viaggio inedito alla scoperta della bellezza delle diversità attraverso il cinema dei 3 continenti. 

Un grazie particolare va ai nostri sponsor, i giornalisti, tutto lo staff appassionato e instancabile, i sostenitori, i festival amici e al pubblico che ci hanno permesso di continuare questa emozionante avventura festivaliera anche in questo periodo complicato. 

Gli spazi digitali delle memorie 

Nonostante questo nuovo modo di fare festival, le memorie non sono solo virtuali bensì reali e così come da ogni viaggio ci portiamo a casa un souvenir, dopo questa edizione ci sono rimaste ore e ore di video e registrazioni di tutti gli incontri che vi abbiamo proposto che rimangono sul web da vedere e rivedere ovunque voi siate. Abbiamo raccolto tutte queste memorie nella versione web del nostro Festival Center qui.

Per tutti l’invito a rivedere, in attesa dell’edizione 2022, i video di tutti gli eventi del Festival, conoscere i vincitori e ripercorre questi 30 anni, guardando o riguardando le pillole celebrative che abbiamo realizzato, una per ogni anno di Festival e che trovate su youtubeEffetto AMARCORD assicurato

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